sabato 3 maggio 2014

Obsploitation for dummies #1

Prima o poi doveva capitare il momento per Obsploitation di mettersi a parlare di argomenti che poco o niente hanno a che vedere con il cinema. Questo è infatti uno di quei post, lo vedrete, dove mi perderò in chiacchiere e, visto che sicuramente altri ne verranno prima o poi, ho pensato bene di creare una rubrica apposita, sotto il cui comun denominatore riunire tutti i miei vaneggiamenti presenti e futuri. Vi presento quindi il primo numero di “Obsploitation for dummies”, con il quale mi svesto per un attimo la maschera da cinefilo e ne approfitto per soddisfare le curiosità di Ivano Landi che qualche giorno fa mi ha insignito dell’ambito Liebster Award, un premio che si ripropone con innaturale puntualità ogni anno con il fiorire della primavera. Nel 2012 e nel 2013 era stato il mio blog ammiraglio, The Obsidian Mirror, a riceverlo. Quest’anno invece, a dispetto di qualsiasi pronostico, il Liebster Award sbarca su Obsploitation. Una sorpresa davvero inaspettata visto che Obsploitation, oltre ad essere on-air solo da pochi mesi, è un blog che contiene per ora solo cinque miseri post (oltre a quello introduttivo). Così pochi post e nonostante ciò già il primo riconoscimento pubblico. Ringrazio di cuore Ivano per il pensiero. Obsploitaion per la prima volta (quasi) si commuove.
L’origine del Liebster, nonostante le mie ricerche in rete, sembra perdersi nella notte dei tempi. Anche il suo stesso nome pare sia un mistero fittissimo. Un mistero che mi piacerebbe qualcuno potesse spiegare,  visto che a me “Liebster” ricorda tanto, non so perché, la marca di un dado per fare il brodo. Quella che invece è palese è la natura del Liebster, dietro il cui appellativo “Award” si cela uno dei più temuti e famigerati “meme” della blogosfera.

Spiego brevemente come funziona un meme nel caso un alieno atterrasse sulla terra e decidesse di studiare il genere umano partendo dal mio blog: un tizio da qualche parte si inventa una boiata e la inoltra ad un certo numero di sventurati che, non sapendo dire di no, stanno al gioco. Chi riceve il meme, a seconda dei casi, dovrà raccontare delle cose di sé, possibilmente dei segreti insondabili mai svelati prima, oppure dovrà rispondere a delle domande che l’untore di turno gli avrà sadicamente posto. Dopodiché il contagio dovrà raggiungere altri destinatari, innescando un’inarrestabile pandemia che raggiungerà, in poche settimane, tutti gli abitanti del pianeta.

A parte gli scherzi, credo che il Liebster alla fine abbia un suo perché. Diciamo che è un modo per parlare di sé, un canale ad uso e consumo di chi capita per caso da queste parti e vuol farsi un’idea di chi sia il tizio che scrive. Lo slogan “Obsploitation for dummies”, se vogliamo, riassume benissimo questo concetto.
Detto questo passo a riassumere le semplice regolette che caratterizzano questo “meme”.
1) Ringraziare chi ti ha premiato nominandolo esplicitamente nel post
2) Rispondere alle domande di chi ti ha premiato
3) Premiare altri tre blog che abbiano meno di 200 followers meritevoli del premio Liebster
4) Comunicare ai diretti interessati la vittoria di questo prestigiosissimo premio
5) Fare altre dieci domande a cui i premiati dovranno rispondere
Il primo punto l’ho già onorato, il secondo lo trovate sviluppato qui sotto, il terzo, il quarto e il quinto… beh… lo  dico subito, visto che tanto ci sarà già qualcuno che sarà già corso subito in fondo al post a verificare la presenza di eventuali citazioni. Niente citazioni, questa è la buona notizia. Il virus Liebster è stato debellato.

1) Se poteste assistere alle lezioni di un filosofo, alla sapienza di chi scegliereste di abbeverarvi?
Domanda complessa. Mi verrebbero in mente tanti nomi irrinunciabili, ma se devo citare un solo nome allora la mia scelta ricade sul grande filosofo tedesco (naturalizzato americano) che risponde la nome di Charles Bukowski. A chi sta riflettendo sul fatto se il vecchio Buk non sia filosofo, dico che Bukowski è un poeta che ha sviscerato perle di filosofia ineguagliabili. Eccone giusto una: “Nella prossima vita voglio essere un gatto: dormire venti ore al giorno, aspettare che ti diano da mangiare e starsene seduti a leccarsi il culo.“

2) Delle antiche storie mitologiche, qual è la vostra preferita e perché?
Di primo acchito mi verrebbe da cercare una risposta tra i tanti miti greci o romani. Ma il mondo è pieno di miti, dalle Americhe all’Oriente, quindi perché limitarsi? E poi ci sono altri tipi di miti, magari sottovalutati perché scaturiti dalla mente di un singolo individuo, magari un personaggio vissuto in solitudine nel Rhode Island… la mia scelta ricade quindi sui cosiddetti miti di Chtulhu e sul loro pantheon di antichissime divinità ormai dimenticate.

3) Qual è il vostro argomento di conversazione preferito?
Avete notato che le persone che hanno figli non fanno altro che parlare ininterrottamente dei loro monelli? Il fatto di non aver voluto perpetuare la mia stirpe dovrebbe teoricamente esentarmi dal parlare continuamente di marmocchi con il primo che capita. In realtà non è del tutto vero, visto che tra i miei argomenti preferiti ci sono  i miei gatti (che per me sono come bambini), il che, a detta di molti, fa di me una persona monotematica.

4) E quello che più vi annoia in assoluto?
Se ci limitiamo al fattore noia, potrei citare mille argomenti di cui non capisco nulla e che, di conseguenza, fanno di me una specie di ameba afona: tra i tanti potrei citare sia argomenti prettamente femminili, quali borse, scarpe e trucchi, ma anche argomenti tipicamente maschili, come la formula uno o il motomondiale. Ci sono poi argomenti che, più che noia, innescano una sensazione di profondo fastidio: e mi riferisco a chi mi parla di lavoro al di fuori dell’orario di lavoro.

5) Se decidessero di trarre un film da qualcosa che avete scritto, chi vorreste come regista?
Mi piacerebbe affidare la regia al più grande di tutti, vale a dire Sir Alfred Joseph Hitchcock. Il fatto che sia morto rende però la cosa un attimino problematica. Diciamo che quando (e se) scriverò un libro una telefonata a Lars Von Trier potrei essere tentato di farla.

6) E come attore o attori protagonista/i?
Anche se il libro nella pratica non esiste, riesco comunque ad immaginarmi come potrebbe essere nel caso ci fosse, almeno per quanto riguarda le atmosfere. Direi che una parte a Willem Dafoe la potrei riservare.

7) Se come in Fahrenheit 451 vi venisse richiesto di essere un uomo-libro e di imparare un intero libro a memoria, quale titolo scegliereste?
Non potrei imparare a memoria nemmeno la frase di un bacio perugina, ma se per magia (e senza alcuno sforzo) riuscissi ad imparare un intero libro scegliere “La crocifissione rosea” di Henry Miller. Sono sicuro che non passerebbe giorno in cui non troverei modo di citarne dei passi.

8) Da quale personaggio letterario vi piacerebbe travestirvi al prossimo carnevale?
Ivano, ma che domande del kz fai? Dovrebbe essere un personaggio famoso, affinché qualcuno mi riconosca. Se mi travesto da personaggio di un libro che ho letto solo io nessuno se ne potrà accorgere. Vediamo... Dracula? Frankenstein? No, troppo banale. Potrei travestirmi da uomo invisibile, ma sarebbe inutile. Ci sono? Un costume da Dorian Gray! Ma com’è fatto un costume da Dorian Gray? Boh! Forse potrei vestirmi normalmente ed andare in giro con un mio ritratto sotto il braccio.

9) Quale personaggio o quali personaggi letterari famosi vi piacerebbe utilizzare in un vostro racconto o romanzo?
Nel senso di rubare il personaggio ad uno scrittore famoso e magari farla pure franca? Non saprei. Bisognerebbe riflettere per giorni e giorni sulla questione. Diciamo che se scrivessi una storia di vampiri, anche senza volerlo, ruberei il personaggio a Bram Stoker. Se il mio vampiro invece fosse una donna sarebbe lo stesso: ruberei i personaggio a Sheridan Le Fanu.

10) A scelta: qual è il vostro libro per ragazzi o il vostro cartone Disney preferito?
Odio i cartoni Disney, ma di libri per ragazzi che ho amato ce ne sono stati tanti. Potrei sbilanciarmi e dare la mia preferenza a “Il signore delle mosche” di William Golding.

Questo è tutto per oggi. Il Liebster è stato onorato e da domani si torna a parlare di cinema. Beh, proprio da domani forse no, ma sono frasi fatte che si dicono, no?

16 commenti:

  1. Interessanti risposte. "Il signore delle mosche" non l'ho ancora letto, penso proprio che dovrei colmare la lacuna. Per quanto riguarda il travestimento da Dorian Gray, basta prendere una foto di Oscar Wilde in rete (sono rare ma si trovano, ovviamente in b/n) e vestirsi come lui ;-)

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    1. Dorian Gray me lo immagino però molto diverso da Oscar Wilde, che se non ricordo male, non era tutta questa bellezza....

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    2. Beh, allora c'è John Gray, amico di Oscar Wilde e - secondo alcuni voci, anche se il diretto interessato smentì sempre - ispiratore del personaggio letterario.
      Puoi vederlo a questo link:
      http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/John2gray.JPG

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  2. Grande TOM! (ma per caso hai anche un nome pubblico con cui ti posso chiamare?) Grande nel senso che mi ritrovo in una discreta percentuale delle tue risposte. Non mi riferisco a Bukowsky a cui continuo a preferire Eraclito, ma sicuramente nel caso contatterei l'immenso Lars von Trier per il film. Poi conosci bene la mia passione per La crocifissione in rosa... E resusciterei anche la sublime perfida Carmilla, che ogni tanto continua ad apparirmi sotto le sembianze di Ingrid Pitt. A questo proposito aspetto di scoprire cosa hanno combinato alla fine con Styria. Le immagini che ho visto finora mi hanno lasciato dubbioso.
    Aggiungo una domanda alle dieci: ma per caso sei un grafico di professione?
    E, per finire, chiedo un minuto di silenzio per la morte del Liebster su questa pagina...

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    1. No, non sono un grafico. Tutt'altro. Faccio un lavoro d'ufficio tutto sommato normale (che qualcuno potrebbe definire creativo ma che alla lunga diventa abbastanza noioso). Se vuoi saperne di più basta che accetti l'invito su Linkedin che ti ho appena mandato, così rispondo anche alla tua domanda sul "nome pubblico" che si nasconde dietro TOM.

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    2. Ti inserirò volentieri tra i miei contatti di Linkediln, però sappi che la mia presenza su quel social (o qualunque cosa sia) per il momento è solo simbolica. Non lo sto usando perché allo statoi attuale non mi serve farmi pubblicità. In futuro può darsi però che le cose cambino...
      Fantastica comunque l'idea della rubrica Ob for dummies, logo compreso.

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    3. Ti dirò... credo Linkedin sia un fatto simbolico per il 99% degli iscritti.

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  3. Nooo, e io che volevo chiederti un parere sui miei ultimi acquisti in fatto di trucchi!! :p
    Hai ucciso il Liebster, e hai fatto bene! XD

    Moz-

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    1. Con te potrei fare un eccezione. Se caso mai mi volessi parlare di trucco e parrucco ti ascolterei volentieri ^_^

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    2. Oh, dunque, cara...
      Ho acquistato tre rossetti e un rimmel, poi... bla bla bla bla :p

      Moz-

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  4. Abbiamo scelto lo stesso regista vedo... E alla scelta dei miti di Cthulhu non ci avevo mica pensato! Ottima scelta!

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    1. In queste cose non è mai facile farsi venire in mente la risposta giusta. Se ci avessi pensato sopra qualche giorno in più forse avrei citato gli Yellow Mythos.

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  5. Complimenti per il premio e complimenti per l'idea del travestimento alla Dorian con tanto di quadro sotto il braccio! Ahah è un'immagine poetica:-)

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    1. Il problema è che il vero Dorian teneva il quadro ben nascosto in una soffitta... ma probabilmente nessuno farà caso a tale insignificante dettaglio. ^_^

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